Ti faccio secco……tutto !!!!

8 Maggio 2009 at 5:03 PM Lascia un commento

Il problema dell’ecologia è la moda. Il fatto che la moda non sia ecologica, che gli stilisti italiani se ne freghino e usino ancora pelli e pellicce di qualunque bestia, ma soprattutto che infilino dappertutto il lusso, il bling sfarzoso che ribadisce il vecchio concetto per cui alla fine – inutile che stiamo qui a girarci intorno – risparmiare è da sfigati, esagerare è da fighi. Ma i problemi che il mondo della moda ha con l’ecologia sono secondari, e riguardano stilisti e addetti ai lavori, che giustamente la pensano un po’ come gli pare (mica li puoi costringere).

Viceversa, quello che è grave sono i problemi che l’ecologia ha con l’essere di moda, col costituire una tendenza vera. Sì, lo so, c’è chi compra la Prius, chi si fa il fotovoltaico sul tetto, chi si lava la coscienza quando divide umido, vetro e plastica. Ma lo fa perché ci ha ragionato e si è convinto che sia giusto. Ecco: le figate non sono così. Dalla moda si viene travolti perché sì, non per un motivo.lf_07

Alla Loofen, azienda coreana specializzata nella disidratazione dei rifiuti, si sono posti l’obiettivo di fare un elettrodomestico ecologico e di farlo parecchio figo. Alla vista, il Loofen 07 si presenta come una micro lavatrice supercolorata. Basta allungare una mano e toccarlo per accorgersi che anche lui è fatto di pelle, ma sintetica (quel tipo di plastica traslucida che sembra un’avveniristica versione dell’epidermide umana).

Non ci sono tasti sporgenti, meccanismi in vista, ma solo un oblò, due tasti a sfioramento (accensione e stand-by) e due cilindri bianchi sul retro. Funziona così: prendi i rifiuti organici prodotti durante la cena, apri lo sportello, li sbatti nell’apposito cestello, chiudi, schiacci un tastino, te ne vai. A questo punto lo 07 emette un rassicurante pi-ru-lì, che vuol dire che è in funzione; poi, consumando pochissima corrente e senza fare rumore, nel giro di qualche ora toglie tutte le molecole d’acqua che c’erano dentro alla mezza mela avanzata, agli spaghetti lasciati lì, alle bucce delle patate, ai resti del pollo allo spiedo. Non solo: sterilizza, rimpicciolisce e rende inodore (grazie ai due filtri posteriori).

Se nel frattempo uno vuole aggiungere altri rifiuti, apre lo sportello quando gli pare, ce li mette, richiude, e risente il pi-ru-lì che gli dice: «Ok: desertifico anche ’sta roba». Il cosiddetto umidosi chiama così per ricordare a tutti che il sacchettino dopo un giorno e mezzo è già fetido, pesante, e a rischio di cedimento durante il trasporto verso il cassonetto condominiale, con conseguente versamento di liquido vomitevole sul pianerottolo – viene trasformato in una cosa che occupa un quinto del volume, pesa un decimo e non puzza. Però non ci pensare che fa tutte queste cose così bene e senza disturbare: fai finta che sia solo un gadget da tenere in cucina, di quelli guai-a-chi-non-ce-l’ha.

Fonte: Paoblog

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Entry filed under: Ecologia, Uncategorized.

Tutto vero…….mai riso tanto in vita mia !!!! Herman Miller ORIGINALI !!!!

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