Riciclare in Ufficio
12 settembre 2011 at 10:09 am 1 commento
“… Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma.” Antoine Lavoisier
Nonostante siano passati più di trecento anni, questo detto sembra adattarsi perfettamente all’esigenza attuale dell’impegno al riciclaggio. E non solo si è assistito ad un fenomeno di coscienza ecologica sempre più diffuso, ma le grandi aziende stesse si sono assunte l’impegno al rispetto dell’ambiente.
La cultura al riciclaggio si è quindi evoluta dall’ambito domestico a quello lavorativo. Ma come e cosa riciclare in un ufficio?
Prendendo spunto dalla frase di Lavoisier, tutto può essere riciclato o trasformato per un uso diverso. Negli uffici il senso ecologico del riciclaggio assume una valenza ancora più importante, dato che alcuni degli oggetti di uso più comune sono tra i più inquinanti. Pensiamo ad esempio ai toner ed alle cartucce per stampanti. Facendo parte della categoria “rifiuti speciali” in quanto composti da una polvere finissima contenente particelle di carbone, ossido di ferro e resine di poliestere, non possono essere gettate nel normale cestino dei riufiuti una volta esauriti. Una scelta può essere quella di affidarsi ad apposite ditte che si incaricano del ritiro e dello smaltimento di questi rifiuti, ma un’alternativa ancora più ecologica che consente all’azienda non solo di non incidere sull’ambiente ma anche di contenere i costi per il periodico approvvigionamento di materiale, è quella di affidarsi ad apposite ditte per la rigenerazione dei toner. Basterà dotare gli uffici di appositi contenitori dedicati alla raccolta dei toner e delle cartucce esaurite; periodicamente la ditta specializzata si occuperà del ritiro e della rigenerazione dei materiali che verranno riconsegnati all’azienda, consentendo un notevole risparmio economico e una particolare attenzione all’impatto ambientale.
Ancora, se osservassimo una qualsiasi scrivania, ci accorgeremo della quantità di oggetti in plastica che possono essere riciclati una volta che hanno esaurito la loro utilità: penne, evidenziatori, timbri, raccoglitori, contenitori di colla sono solo alcuni esempi.
E che dire degli oggetti metallici come le clips e i punti per spillatrice.
Infine, ma non per questo meno importante anzi, forse il consumo (e lo spreco maggiore) che si rileva in ogni ufficio è quello della carta. Da quella utilizzata per la stampante, la fotocopiatrice o il fax, a quella utilizzata per brochures, cataloghi, volantini, la carta è l’elemento più consumato quotidianamente in un ambiente lavorativo.
Grazie all’installazione di raccoglitori differenziati a seconda del materiale, si può creare all’interno dell’ambiente lavorativo una vera e propria “isola ecologica” che consentirà di trasformare i rifiuti in una nuova risorsa, trasformata o rigenerata a seconda delle esigenze. I contenitori per la raccolta differenziata possono essere contraddistinti da colori, scritte o immagini rappresentative del loro contenuto, onde evitare di gettare erroneamente materiali diversi in uno stesso raccoglitore.
Basta un piccolo gesto, per creare un mondo migliore ed uno sviluppo sostenibile per noi e per le generazioni future, giorno dopo giorno, voi già riciclate in casa o in ufficio ?
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Chitarpi mobili per ufficio | 2 aprile 2015 alle 2:20 PM
L’ha ribloggato su webcomunicati.